ORTODONZIA LINGUALE CON BRACKET ITTR

Inserito il 29/11/2013
 


Attualmente, come è noto, la terapia ortodontica non è più prerogativa di bambini o adolescenti, ma abbraccia fasce d’età sempre più vaste. Infatti un numero decisamente crescente di pazienti adulti, per esigenze parodontali, protesiche o estetiche, necessita di un trattamento ortodontico multibracket. L’ortodonzia linguale viene incontro a questa esigenza, sempre più sentita di estetica e funzionalità.
Già da tempo esistono sul mercato diversi tipi di brackets per la terapia ortodontica linguale che si differenziano tra loro per svariate caratteristiche (dimensione, forma, tipo di inserzione dell’arco ecc.) ma che hanno come denominatore comune, almeno per i casi complessi,  l’uso del set-up. Tale metodica prevede il rimontaggio corretto dei denti per la pianificazione del trattamento. Nel set-up tradizionale  vengono sezionati i denti su modelli in gesso e riposizionati con la cera, in quello digitale i denti vengono sezionati da un algoritmo che riconosce gli spazi interprossimali e le linee gengivali attorno a ciascun dente e l’operatore muove i denti nella posizione desiderata. I brackets iTTR  per le loro caratteristiche strutturali non necessitano di set-up. Sono infatti gli unici brackets ad avere tre slot: uno occlusale, uno gengivale e uno centrale a sezione rettangolare.  Prevedono l’uso di un arco, due o tre a seconda delle esigenze. Con un arco si possono risolvere affollamenti anche complessi, ottenere un’intrusione dei settori frontali o mantenere una contenzione attiva dopo il trattamento. Con due archi si migliorano i movimenti di derotazione e di tipping, inoltre si può conferire torque ai denti. Lo slot centrale prvede l’uso di un arco o di ausiliari per favorire o migliorare i movimenti. Sono brackets autoleganti , hanno dimensioni molto ridotte ed essendo estremamente arrotondati rispondono alle caratteristiche di confort per il paziente. Prevedono l’uso di archi rotondi di dimensioni 0.12, 0,14 e 0,16 negli slot occlusale e gengivale, mentre di sezionali ausiliari, anche rettangolari nello slot centrale; il basso attrito e le forze leggere muovono gli elementi dentari in maniera estremamente efficiente, con minimo disturbo, predicibilità e tempi contenuti.  Possiedono una base a superficie sferica per meglio adattarsi alla superficie linguale dei denti.
Un’altra peculiarità è rappresentata dal fatto che esiste un unico bracket per tutti i denti, riducendo ed economizzando le scorte.
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Bibliografia iTTR
 
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