L’incremento verticale ed orizzontale rappresentano una delle più grandi sfide nella rigenerazione ossea in implantologia. Ciò è principalmente imputabile al grado di difficoltà della procedura chirurgica ed alle sue potenziali complicanze. La selezione del paziente e la sua preparazione alla chirurgia, le tecniche chirurgiche e la gestione post-operatoria rappresentano fattori chiave nel ridurre l’incidenza di complicanze. La stabilità del coagulo e l’effetto space making sono necessari per conseguire una procedura di incremento osseo predicibile e di successo. Un altro fattore chiave è invece la gestione dei lembi: la chiusura della ferita non dipende solo dall’abilità del clinico nell’ottenere lembi liberi da tensione, ma dipende anche dalla qualità e quantità dei tessuti molli. Per ottenere una chiusura dei lembi con contestuale stabilità dell’innesto, spesso le mucose buccali vengono ampiamente rilasciate e ciò è spesso causa di severe dislocazioni della linea mucogengivale con conseguente perdita del vestibolo e della mucosa cheratinizzata. Nella giornata verranno illustrate recenti ricerche sull’incremento di cresta verticale e orizzontale e sulla ricostruzione dei tessuti molli con l’ ausilio di biomateriali e tessuti autologhi. Si vedrà inoltre come queste procedure di incremento, che richiedono inferiori quantità di tessuto autologo, conducano ad un miglioramento del comfort e della soddisfazione del paziente.

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